I miei profili autostabili hanno gli elevoni sottili ricavati da una
tavoletta da
3 o 4 mm e l’ala termina, dove
c’è la cerniera, con un tubo di
carbonio.
Chiaramente è
impossibile
usare le cerniere
tradizionali ma tornando agli albori del modellismo si trova la
soluzione.
Io uso cerniere in filo di nylon da pescatore.
Riferitevi alle foto. Durante il movimento il
filo, passando da sopra a sotto e viceversa, si arrotolerà
da una parte e srotolerà dall’altra senza il
minimo sforzo.
Dopo aver fatto dei fori sfalsati sull’ala e sul flapperone o
alettone blocco il filo con uno stuzzicadenti ed una goccia di ciano
quindi lo passo attraverso l’ala, ancora attraverso la
tavoletta e ancora e ancora tenendo il filo lento, e lo fermo
provvisoriamente con un pezzo di nastro adesivo.
Dopo aver fatto tutte le cerniere bisogna, senza
esagerare,
tirare il filo inizialmente
lasciato lasco, per avvicinare ala e tavoletta.
Si può usare una
pinzetta a molla. Un trucco è quello di tenere nella
posizione finale, con nastro di carta, la parte mobile.
Quando tutte le cerniere
sono a posto le blocco ancora con uno stuzzicadenti e ciano.
Elimino le sporgenze ed è finito.
Le mie ali sono in polistirolo,
rinforzate con tubi di carbonio, stuccate con stucco leggerissimo che
adesso si trova
ovunque, eventualmente
rinforzate con strisce di carta
e vinavil per fissare il tubo verso i flapperoni.
Verniciate o
ricoperte in carta velina o in “modelspan”, ammesso che si trovi
ancora, fissata sempre con vernice
all’acqua.